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Nella Roma che ha consolidato la propria posizione di potenza egemone un uomo, un poeta, vede il mondo cambiare e, con un'inquietudine che sconfina nello sdegno, osserva la disgregazione, lo svuotamento di tutto ciò che ritiene indispensabile per il vivere civile: le istituzioni romane, il senso di "amicitia", il patronato artistico, la famiglia.. Imperversano invece vizio e sregolatezza. Quel poeta, Giovenale, ci offre quindi un ritratto, a volte più vibrante di sdegno, altre più saggiamente riflessivo, della società del suo tempo, ma anche un'immagine dell'uomo, con le sue ansie, le brame, il tormento del vivere quotidiano.
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Giovenale Satire Nella Roma dell’inizio del II secolo, nell’Urbe che ha ormai consolidato la propria posizione di potenza egemone, nella grande capitale dimentica delle sue gloriose origini – dove si aggirano individui di ogni etnia, lingua, religione e costume –, un uomo vede il mondo cambiare. Con un’inquietudine che sconfina nello sdegno osserva e dipinge in versi sferzanti la disgregazione, lo svuotamento di tutto ciò che ritiene indispensabile per il vivere civile: le istituzioni romane, il senso di amicitia, il patronato artistico, la famiglia. Ovunque imperversano invece vizio e sregolatezza. Quel poeta, Giovenale, ci offre così un ritratto della società del suo tempo, a volte più vibrante di indignazione, altre più saggiamente riflessivo, altre ancora stemperato nei toni di una bonaria ironia. Ma soprattutto ci regala un’immagine dell’animo umano, con i desideri e le ambizioni che guidano il suo agire nel mondo, le ansie, le brame, il tormento del vivere quotidiano. 00,00 NAZIONALE A cura di Biagio Santorelli TESTO ORIGINALE A FRONTE Classici Greci e Latini € G. CAMUSSO GRECO UN AFFRESCO Satire NUOVA EDIZIONE 167 ART DIRECTOR: GIACOMO CALLO PROGET TO GRAFICO: G. MANNU, GRAPHIC DESIGNER: BEPPE DEL I N C O P E R T I N A : PA R T I C O L A R E D I PROVENIENTE DA POMPEI NAPOLI, MUSEO ARCHEOLOGICO FOTO © E. LESSING/CONTRASTO Giovenale Classici Greci e Latini Giovenale SATIRE A cura di Biagio Santorelli © 2011 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano I edizione Oscar classici greci e latini ottobre 2011 ISBN 978-88-04-61275-9 Questo volume è stato stampato presso Mondadori Printing S.p.A. Stabilimento NSM - Cles (TN) Stampato in Italia. Printed in Italy INTRODUZIONE Orazio, Giovenale, Persio, e tutti i Satirici di questo mondo sono abbarbicati ai loro tempi come l’edera al muro, né potrebbero esserne divelti senza lasciarvi gran parte delle radici, e rimanerne tutti rotti e sfrondati. G. GIUSTI, Versi e prose di Giuseppe Parini, Firenze 1840 «Qualsiasi cosa facciano gli uomini, i voti, i timori, le ire, i piaceri, le gioie, gli intrighi... tutto ciò sarà la varia e intricata materia del mio libretto»: con i desideri e le ambizioni che guidano ogni suo comportamento, con le ansie, le brame e ogni tormento del suo vivere quotidiano, è l’uomo il soggetto che Giovenale pone al centro della propria opera. È l’uomo del suo tempo, è il cittadino della “sua” Roma, ma soprattutto è il protagonista di quel radicale cambiamento che aveva ormai mutato in metropoli una città fondata da pastori, innestando sulla stirpe di Romolo etnie e culture diverse, e rendendo inevitabile un sostanziale ripensamento degli istituti politici, e soprattutto “di costume”, su cui fino a quel momento si era fondata la vita dell’Urbe. Nel tempo in cui Giovenale scrive, Roma ha ormai consolidato la propria posizione di potenza egemone sulla massima parte del mondo conosciuto, e ciò ha convogliato nel Lazio ricchezze senza precedenti, che hanno irrimediabilmente alterato gli equilibri tradizionali della società romana: la scomparsa della piccola e media impres