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cPSICHE COLLANA DI TESTI E DELLA E COSCIENZA• DO CUMENTI PSI COLOGIA DEL PER LO STUDIO PROFON DO ' Atexander Lowen PAURA . di l VIVERE li. O MA ASTROLABIO MCMLXXXII Indice pag. I ntroduzione l. Il Il Il Il carattere nevrotico problema edipico mito di Edipo complesso di Edipo )) » » 2. Fato e carattere L'azione del fato La natura del fato Il fato dell'amore 3. L'essere e il Essere come Essere come \@J� f!!_me 4 . La paura La paura La paura La paura )) » » fato autenticità sessualità non-fare » » » di essere di vivere e di morire del sesso della follia » )) » 5 . Una terapia dell'essere La spirale della crescita Passi in avanti e passi indietro L'angoscia di castrazione » » )) 6. Un atteggiamento di vita eroico Regressione e progresso Disperazione, morte e rinascita 7. 63 72 82 91 101 109 1 17 124 1 34 )) 168 175 187 )) )) )) )) Finito di stampare nel giugno 1 982 presso tip. > 35 43 55 142 1 53 )) 8. La saggezza del fallimento L'enigma della Sfinge Riconciliare le contraddizioni La saggezza della Sfinge 14 24 26 » )) Il conflitto edipico diventa una realtà della vita moderna L'origine dell'influenza dell'Io La gerarchia del potere e fe lotte per il potere Il progresso produce conflitto 7 195 204 2 14 Introduzione Di solito non si definisce la nevrosi come paura della · io questo che è : il n�o ha aura 1 apnre il pr�g,wre a1l'amot4 paura di scoprirsi o di farsi vafere,-paurà �-essere pienamente se stesso Possiamo spiegare queste paure da un punto di vista psicologico: apren do il proprio cuore all'amore, si_ diventa vulnerabili alle ferite; scopren dosi, ci si espone al rifiuto; facendosi valere, si rischia di essere distrutti. Ma questo problema ha un'altra dimensione. Per un individuo, avere una vita più intensa o più sensazioni di quanto non sia abituato è fonte di paura, perché ciò minaccia 9i�i,aç_çi_are il suo Io, di oltrepassare . i nE�sert: ,gm yiyi e avere più i suoi ]imiti e_4i tiiidet'Oil're l na volta mi sono occupato di un giovane che p� tenhmenti t�aura sentava una'Orte" insensibilità corporea. Era teso e contratto, gli occhi erano spenti, il colorito terreo, la respirazione superficiale. Grazie a una respirazione più profonda e ad alcuni esercizi terapeutici, il suo corpo acquistò una maggiore sensibilità. Gli occhi gli brillavano, il colorito si ravvivò, provò sensazioni stimolanti in alcune parti del corpo e le gambe cominciarono a vibrare. Ma allora, mi disse: "Questa è troppa vita. Non posso resistere". Credo che, in gradi diversi, siamo tutti n�a situazjone di questo giovane. Vogliamo essere più vivi e sentire di più, ma ne abbiamo [la.U.I:._a. La nostra paura della vita si riVela nel nostro continuo affac cendarci per non sentire: corriamo per non affrontare noi stessi, ci diamo ai liquori o alle droghe per non percepire il nostro essere. Poi c é abbiamo aura della vita cerchiamo di controllarla o di domin� Cre iamo c e essere trasportati a e emozioni sia nocivo o per1co oso. Ammiriamo le persone calme, che agiscono senza emozionarsi. Il nostro eroe è James Bond, agente segreto 007. Nella nostra cultura si dà importanza all'azione, al fatto compiuto. L'individuo moderno è te nuto ad avere successo, non a essere una persona. Egli appartiene alla 'generazione attiva' il cui motto è fare di più, ma sentire di meno. Questo atteggiamento caratterizza gran parte della sessualità moderna: più azione, ma meno passione. A prescindere d