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Dal catalogo Laura Boella
Sentire Faltro Conoscere e praticare l'empatia Benjamin Libet
Mindiime Il fattore temporale nella coscienza /
'-,,, Giovanni Lucignani, Andrea Pinotti (a cura di)
Immagini della mente Neuroscienze, arte, filosofia Giacomo Rizzolatti, Corrado Sinigaglia
So quel che fai Il cervello che agisce e i neuroni specchio
Laura Boella
Neuroetica La morale prima della morale
~ Raffaello Cortina Editore
www.raffaellocortina.it
Copertina Studio CReE ISBN 978-88-6030-158-1
© 2008 Raffaello Cortina Editore Milano, via Rossini 4 Prima edizione: 2008
INDICE
Premessa
IX
Introduzione
XI
PARTE PRIMA
LA NEUROETICA
1. Brave neuro world
3
2. La neuroetica entra nel "mondo reale" La neuroetica "tra" neurobiologia e filosofia L'etica delle neuroscienze Neuroscienze e problemi del sé, della responsabilità e della condotta umana
3. Che cosa fanno "vedere" le immagini della fMRI o della PET? Le tecniche di visualizzazione cerebrale Derivare conclusioni bold dal segnale BOLD? Neuroimaging e neuroetica
11 12 16
19
21 21 24
32
i'ARTE SECONDA I.A MORALE PRIMA DELLA MORALE
4. La morale prima della morale Le precondizioni della capacità morale
Mora! sense: un problema attuale
5. Esercizi morali per il cervello Cervello ed emozioni Intuizioni cerebrali
VII
41 41 45
53 53 59
INDICE
Utilitaristi "irrazionali" Esiste una grammatica morale universale? Libertà del volere, responsabilità: le neuroscienze cambiano tutto o niente?
6. La riscoperta dell'empatia L'empatia nasce nel cervello? Storia di un enigma L'empatia oggi: un problema Le basi neurofisiologiche dell'empatia oltre i neuroni specchio Gli esperimenti sull'empatia del dolore
72
75 79 87 87 91 94 96
99
Conclusioni
105
Bibliografia
113
VIII
PREMESSA
Il mio interesse per la neuroetica è nato dai soliti, imprevedibili e fortunati "casi della vita", ossia dall'incontro con alcuni studiosi impegnati nell'area delle neuroscienze, della fisiologia, della farmacologia e della psichiatria. Ho potuto così rivisitare alcune questioni che avevano suscitato la mia attenzione critica relativamente alla bioetica e riscontrare come ci fossero zone di grande prossimità tra il mio lavoro filosofico e le ricerche condotte nell'ambito della neurobiologia. L'empatia, che stavo studiando nel1' orizzonte della fenomenologia, si è rivelata il primo grande ponte verso le neuroscienze. Ormai una vasta gamma di risultati sperimentali offre dati importanti sulle strutture neurali sottostanti alla capacità umana di mettersi in relazione con gli altri. La possibilità di riflettere sull'approccio filosofico e su quello neurobiologico all'empatia mi è sembrata un'utile opportunità didattica per introdurre gli studenti di filosofia a un'area di conoscenze ancora poco frequentata nelle facoltà umanistiche. Ho quindi trasformato il Laboratorio permanente di bioetica, istituito nel 2003, in un Laboratorio di neuroetica. L'emergere di questo nuovo ambito di discussione e riflessione interdisciplinare ha infatti ampliato notevolmente il campo e soprattutto mi ha stimolata a delineare il quadro del confronto, delle sfide, dei futuri sviluppi in cui metodi e risultati delle neuroscienze si intersecano con la riflessione filosofica, in particolare quella morale. Nella neuroetica ho ritrovato molte delle questioni che fanno da filo conduttore nei miei studi e che riguardano le trasformazioni dell'esperienza nel mondo contemporaneo, segnato dalle innovazioni tecnologiche, ma anche gravato dalla memoria degli eventi IX
PREMESSA