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Un numero rilevante di esponenti delle scienze cognitive e filosofiche concepisce la mente come una specie di calcolatore e gli esseri umani come "macchine". Obiettivo di questo studio è mostrare come sia una cattiva scienza dell'umano la teoria che lo assimila a una macchina, giacché un umano-macchina perde tutte le caratteristiche che fanno di lui un essere umano. È invece possibile una effettiva scienza dell'umano che si svincoli dalla soggezione, più o meno diretta, ai modelli delle scienze fisiche e veda nell'inestricabile intreccio di biologia e cultura, linguaggio e prassi politica, estetica ed esperienza religiosa il senso specifico, ossia la natura, dell'Homo sapiens.
E-Book Content
Saggi Storia, filosofia e scienze sociali © Bollati Boringhieri editore Felice Cimatti Il senso della mente Per una critica del cognitivismo Bollati Boringhieri © Bollati Boringhieri editore Prima edizione ottobre 2004 © 2004 Bollati Boringhieri editore s.r.l., Torino, corso Vittorio Emanuele II, 86 I diritti di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati Stampato in Italia dalla Litografia «Il Mettifoglio» di Torino isbn 88-339-1565-4 Schema grafico della copertina di Pietro Palladino e Giulio Palmieri Stampato su carta Palatina delle Cartiere Miliani Fabriano © Bollati Boringhieri editore Indice Il senso della mente 9 35 Introduzione. La natura della mente 1. Skinner e Chomsky sulla natura del linguaggio 1.1. Dal linguaggio al comportamento verbale, 37 grammaticale, 51 1.3. Tipi di riduzionismo, 58 78 1.2. La mente 2. Il problema di Fodor. Riempire la mente senza metterci nulla 2.1. Preambolo sul concetto di «informazione»: ossia, prendi due e paghi uno, 81 2.2. Geometrie della mente: il linguaggio del pensiero, 85 2.3. Rinunciare al senso: la condizione di formalità, 98 2.4. Contrordine, riempire la mente: cause per i pensieri, 102 2.5. La vendetta del senso: quale mente è riducibile al non mentale?, 110 117 3. L’arroganza delle cause e il disagio delle ragioni. Per una teoria biologica dell’ambiente umano, cioè dell’ambiente del linguaggio 3.1. Sono le «cause», le cause delle «ragioni»?, 117 3.2. Vera o falsa purché funzioni, 123 3.3. Se è tutto qui, tanto vale farne a meno, 132 3.4. Né cause né ragioni, ma spiegazioni, 141 148 4. Il cerchio della vita e il linguaggio del cerchio. Il senso come problema biologico 4.1. Il senso delle carote, 148 4.2. Cos’è la vita? La fallacia del riduzionista, 153 4.3. Al di qua del senso: nel cerchio del linguaggio, 158 4.4. Quando il dopo precede il prima: la vita del segno, 162 4.5. Il mulino di Leibniz, 171 © Bollati Boringhieri editore indice 6 176 5. Né interno né esterno: il test di Turing e la natura della mente 5.1. Un problema grammaticale: può, il cervello, rappresentarsi qualcosa?, 176 5.2. Macchine che calcolano, 181 5.3. Materialismo squisito: le stanze (cinesi) non parlano, 187 5.4. Non io penso, bensì noi pensiamo, 192 200 6. Vita e «giochi linguistici» 6.1. C’è un’essenza del linguaggio?, 200 6.2. Grammatica della «cosa», 201 6.3. «Si parla di cause in molti sensi», 205 6.4. Forme di vita e «cassetta degli utensili», 211 6.5. «Come un che di animale», 218 223 Bibliografia © Bollati Boringhieri editore Il senso della mente © Bollati Boringhieri editore avvertenza bibliografica Nel testo i riferimenti bibliografici sono citati in forma abbreviata con la sola indicazione del nome dell’autore e della data di pubblicazione. In alcuni casi una doppia data separata da barra distingue l’edizione originale dalla ristam