E-Book Overview
Noi riteniamo di essere consapevoli di gran parte dei nostri processi mentali ma la verità è diversa in quanto gran parte delle attività nervose sono inconsce. Il nostro cervello lavora anche quando riteniamo di aver "staccato la spina" e gran parte dei processi mentali, dalla visione, alla memoria, alle decisioni accadono a livello inconscio. Un inconscio diverso rispetto a quello freudiano ma non per questo meno inquietante in quanto numerose funzioni mentali si verificano nostro malgrado o, più semplicemente, a nostra insaputa. Dai primi stati di formazione della mente infantile alla memoria, alle decisioni, ai desideri, alle gratificazioni, ai processi creativi, la dimensione inconscia della mente gioca un ruolo fondamentale e indica che non tutto ciò che accade nel cervello traspare all'Io.
E-Book Content
S A G G I
G I U N T I
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Alberto Oliverio
La vita nascosta del cervello
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È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, se non espressamente autorizzata dall’editore. www.giunti.it © 2009 Giunti Editore S.p.A. Via Bolognese 165 - 50139 Firenze - Italia Via Dante 4 - 20121 Milano - Italia ISBN: 9788809763104
Edizione digitale realizzata da Simplicissimus Book Farm srl Prima edizione digitale 2010
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Premessa
Il cervello ha una sua vita nascosta, privata, un insieme di attività e funzioni di cui non siamo consapevoli. Dai semplici riflessi all’emozione, dai desideri alla memoria, dalla nascita di idee creative alle decisioni, la mente oscilla tra conscio e inconscio, tra trasparenza e oscurità. Le neuroscienze si sono inizialmente concentrate sugli aspetti più tradizionali e palesi del comportamento, quelli che sembrano dipendere dal nostro controllo diretto e di cui abbiamo piena consapevolezza: movimenti e sensazioni, linguaggio, attenzione e memoria fanno parte di un catalogo iniziale le cui pagine ci hanno fornito un primo nucleo di conoscenze. Ma l’animo umano è fatto anche di tensioni e sentimenti inespressi, di desideri latenti e ricordi da tempo sepolti, di decisioni apparentemente immotivate, di bivalenze emotive. Molti di questi aspetti della mente si svolgono a livello inconscio, sono attività sotterranee che conferiscono una dimensione più complessa e frastagliata alla psiche. Man mano, ci siamo anche resi conto che il cervello non riposa mai e che quando lasciamo vagare la fantasia, e persino quando dormiamo, diverse aree della corteccia sono estremamente attive: continuano a vagliare memorie, a consolidarle e ristrutturarle, ad aggiornare i ricordi del passato con le esperienze del presente. Questa vita nascosta del cervello, questa sua attività in parallelo con altre funzioni mentali, ci dice che i neuroscienziati sono appena all’inizio del lavoro di scavo archeologico: conosciamo soltanto alcuni strati, che affiorano 5
con più facilità, ma i livelli più profondi ci sfuggono, anche se le sonde di cui disponiamo ci avvertono della loro presenza. Un livello inconscio, diverso rispetto all’inconscio freudiano, caratterizza molti aspetti delle funzioni cerebrali: si aggiunga il fatto che non tutto è lineare nella logica del cervello e che alcune separazioni tradizionali cominciano a sgretolarsi. Ad esempio, oggi sappiamo che nel corso della prima infanzia i movimenti, con la loro logica interna, contribuiscono a dare forma alle funzioni cognitive, dal linguaggio alla logica del pensiero. Col progredire delle conoscenze, grazie a un’integrazione tra neuroscienze e psicologia, non soltanto la psiche ma anche la coscienza ci appaiono sotto una luce diversa. Paradossalmente, l’antica opposizione tra neuroscienze e psicoanalisi sta andando incontro a un ridimensionamento e il confronto della psicoanalisi con i dati empirici delle neuroscienze genera risonanze concettuali: benché metodi, strument